Colloqui di Lavoro: Come NON Presentare un’Azienda di Network Marketing.

Sono sempre più convinto che a tutte le aziende di network marketing manchi sempre la stessa componente: il Marketing.

Dopo anni e anni di attività in Italia, non hanno saputo ancora far comprendere ai propri distributori indipendenti che gli Italiani non sono Statunitensi, non hanno i loro stessi interessi e soprattutto non basano le loro scelte sulle stesse leve emozionali.

E soprattutto, hanno molta più diffidenza se sottoposti a certe promesse economiche.

Andiamo con ordine: se cerchi i nomi delle grandi aziende di network marketing nei forum italiani, su internet, puoi trovare varie testimonianze, di persone veramente schifate da certe presentazioni camuffate. E parliamo non solo di potenziali clienti, ma anche ex distributori.

Partiamo dal contatto.

E’ una strategia molto diffusa on line tra i networker, il pubblicare annunci di lavoro destinati a persone che cercano un lavoro o un’opportunità di guadagno.

Ma non solo, ci sono anche tanti disoccupati che pubblicano annunci di “cerco lavoro“, e i networker alle prime armi, non sapendo come “fare contatti“, la prima cosa che fanno è spulciarsi questi annunci, e contattare a tappeto tutti i cerco lavoro.

Non contattare chi ti mostra già di non essere interessato.

Per me una strategia di contatto come questa non è valida, per esperienza, per varie ragioni: chi cerca lavoro disperatamente, difficilmente avrà la “forma mentis” necessaria prima per investire i soldi necessari allo start-up presso le aziende di Network Marketing, poi per avviare l’attività al meglio.

Solitamente sono persone alla ricerca del posto fisso, di uno stipendio, non di un lavoro.

Ed è gente che non ha abilità spendibili davvero all’interno del mercato del lavoro.

Se cerca un lavoro da dipendente, si aspetta 1000-1200 euro facili a fine mese, e rifiuterà qualunque proposta “impegnativa”.

(anche se vorrei chiedere ad ognuno di questi aspiranti: pensi davvero che un’azienda pagherebbe 1000 euro al mese ad un giovane senza esperienza, solo perché giovane, o con disponibilità immediata, o di buona volontà? Sai quante offerte del genere esistono sul web? Zero. Sai quanti cerco lavoro invece esistono come il tuo? Centinaia, forse migliaia. Cerca almeno di specializzarti in qualcosa, fosse anche solo l’imparare a fare la pizza).

Il punto è che chi cerca lavoro, non è interessato a guadagnare 4500 euro al mese entro 5 anni, vuole soldi facili, certi, subito.

Ripeto, cerca, un salario, non un lavoro.

Se è davvero disperato (spesso lo scrivono proprio all’interno dell’annuncio che cercano disperatamente lavoro), lavorerebbe si per guadagnare 100-200 euro al mese, ma non ha la disponibilità per investire neppure 100 euro, figurati 400 o 500.

Certo, puoi sempre trovare le perle rare, so che esistono, ma su 1000 persone contattate, ne esisterà si e no una. E non è detto che abbia voglia di starti a sentire.

Quanto tempo avrai sprecato allora?

Andiamo avanti.

Non nascondere il nome dell’azienda per la quale stai cercando distributori.

Non ha senso nascondere il nome dell’azienda per la quale lavori. E’ offensivo per l’Azienda (a meno che non marci su questo, e quindi non dovresti essere suo distributore), ed è squalificante per te, perché vuol dire che te ne vergogni.

A chi mi chiede, o al potenziale interessato a cui sto presentando un’opportunità di guadagno da casa, io dico sempre il nome dell’azienda.

Ed anche di cosa ci occupiamo. Risparmi tempo tu, ti qualifichi come persona seria, e crei un rapporto di fiducia.

Spesso loro stessi mi chiedono, con ansia:”E’ come l’azienda tal dei tali?”.

Se dico no, si rilassano e appaiono ancora più interessati. Se detestano l’azienda tal dei tali o ne conoscono la cattiva fama, che tu dica il nome prima o dopo, hai già perso il contatto in partenza. Anzi, ancora prima di iniziare.

Se lo dici subito, risparmi tempo.

Ricorda che l’azienda tal dei tali è famigerata in Italia proprio a causa della cattiva condotta nei metodi di contatto dei suoi distributori indipendenti. Metodi come il tuo.

Esempio?

Qualche tempo fa trovai questo commento di un utente sul forum di nienteansia.it:

“Anch’io una volta ho contattato un tale (cellulare, annuncio giornale) per un “lavoro stimolante e flessibile” che poi era l’azienda tal dei tali!

Al colloquio non sono mai arrivata, però, proprio perché mi ha già detto al telefono che di azienda tal dei tali si trattava”.

Altro commento dallo stesso forum:

“Comunque, poco importa come funzioni l’azienda tal dei tali. Io trovo scorretto chiamarmi per un colloquio e nascondermi l’identità del datore di lavoro, perché voglio avere almeno il diritto di scegliere se andarci o no, e doveva anche dirmi che si trattava di un colloquio di gruppo”.

Si giunge alla conclusione comune che l’azienda tal dei tali, arrivata ad un punto di saturazione in Italia e in parte in Europa, sia per i modi truffaldini di aggancio, sia per le tante promesse mai mantenute dai distributori indipendenti, si procuri ormai i contatti conto terzi nei modi più impensabili, e scorretti.

Agiscono da truffatori, pur non avendo nulla di cui vergognarsi.

Corsi di centinaia di ore sintetizzati in un giorno, lavaggi del cervello, scorrettezze dei distributori indipendenti nella presentazione dell’opportunità, hanno trasformato un’azienda seria come azienda “tal dei tali”, da attività di Network Marketing redditizia, a schema Ponzi, troppo simile a realtà farlocche, e schemi piramidali, come quella del sistema Tucker.

Un’azienda in origine seria, con prodotti più che validi anche se “pericolosi”, è diventata, grazie ai Networker non correttamente formati, una mera barzelletta di se stessa.

Un’azienda rispettabile di network marketing non nasconde il proprio nome.

E non dovresti farlo neppure tu. Cerca invece di darle visibilità a costi minimi (la sponsorizzazione tramite Incaricati alle Vendite costa molto meno della pubblicità, ed è più intelligente).

Investi i tuoi sforzi per riqualificare l’azienda, se proprio vuoi rimanere dentro quell’azienda, mostrando che lavori da professionista e non da truffatore.

Prendi ad esempio la Avon.

Ha percentuali di guadagno discutibili, un piano compensi per nulla vantaggioso rispetto ad altre realtà ma, alla fine della fiera, le donne appassionate di cosmetici sono contente di poter lavorare per l’azienda Avon perché possono guadagnare poche centinaia di euro al mese, senza perdere la faccia con aziende già screditate, a livello mondiale.

Non ho mai visto una sola presentatrice Avon nascondere il nome dell’azienda, né vergognarsi di essere presentatrice Avon.

Idem per la Tupperware. Le presentatrici Avon e Tupperware sono fiere di esserlo. Se ne vantano.

Perché? Perché la Avon cerca di essere il più trasparente possibile (anche se ogni tanto incappa in accuse di truffe anche lei, ma nel Network Marketing è fisiologico).

Non stai presenziando ad uno Show Televisivo.

Stai presentando una seria opportunità di guadagno, un lavoro a tutti gli effetti.

Ed eccoci al momento più brutto, il fondamento di ogni presentazione, nonché l’apice della cattiva formazione degli incaricati alle vendite dell’azienda tal dei tali.

L’interessato, dopo esser stato attirato con l’inganno ad un finto colloquio di lavoro, si trova davanti alla sede dell’azienda tal dei tali, o peggio davanti un ufficio anonimo, senza insegne né cartelli.

8 o 9 persone lo attendono, sorridenti, accogliendolo come si farebbe solo con il Presidente della Repubblica.

E, all’interno, lo aspetta uno spettacolo circense imbarazzante, degno dei peggiori bar di Caracas.

  • Citazioni di premi nobel che premi nobel non sono,
  • musica hawaiana,
  • posti a sedere “pilotati”,
  • finti candidati, in realtà già distributori per l’azienda,
  • domande pilotate,
  • nozioni scientifiche inesatte o parziali buttate tr una frase motivazionale e l’altra senza capo né coda,
  • fittizie prove di guadagni con immagini di assegni photoshoppati, come neanche nel web marketing più spinto…

E la presentazione dell’opportunità di guadagno diventa solo una trappola per allocchi.

E sai qual’è la cosa più assurda?

Che per amore di quattro spiccioli, costruendo questo circo, riesci a catturare solo gente disposta a bere queste sciocchezze, perché fessa, o disperata, o felice di poter lavorare nello stesso modo, truffando altri a sua volta.

Gente che non riuscirà ad ottenere nulla dalla propria attività di Network Marketing, già destinata in partenza a fallire, perché gli avrai mostrato la via sbagliata di fare Network Marketing, fin dal colloquio.

E una volta abbandonata l’attività, ne parlerà malissimo.

Ti ritroverai un altro nemico, stavolta costruito in casa.

Inoltre, otterrai di perdere per sempre gente magari più capace, più intelligente o più propensa ad impegnarsi per un’attività in proprio, ma che con una presentazione fuorviante del genere, verrà allontanata dal network marketing, avendoglielo presentato come “sistema cattura-allocchi”.

Verrai bollato per manipolatore, o imbonitore da quattro soldi. E se vivi in una città o in un paesino dell’entroterra italiano più o meno piccolo, sarai fregato per sempre.

Non pensare mai di essere più furbo, o più intelligente, o più preparato, della persona a cui proponi l’attività.

Spesso, quello che ottieni, è solo di fare la figura dello stupido. O del truffatore. O dell’imbecille.

Sei un imprenditore, abbi rispetto per te stesso e per ciò che fai prima ancora che per gli altri, e riuscirai a mostrarti per quello che sei, una persona seria con opportunità di guadagno in tasca da condividere.

Se sei già un networker, o vorresti diventarlo, allora clicca qui e scopri la crudele verità che le Multinazionali del Network Marketing NON vorrebbero MAI rivelarti.

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Antonio Russo
 

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