Perché nel Network Marketing la parlantina non serve.

Se sei un networker e vuoi essere un imprenditore; se vuoi essere professionista nel tuo settore, che tu abbia o meno le abilità necessarie per essere un fuoriclasse della vendita, se vuoi avere successo, devi comunque imparare a vendere.

Ci sono persone che sono maggiormente predisposte di altre per diventare dei venditori “d’assalto” di straordinario successo.

Possiamo fare un paragone con l’idea di prendere una persona alta 1,60 m e farla diventare un fuoriclasse nell’N.B.A.

Con tutto il miglior supporto formativo e tecnico del mondo e tutta la motivazione del caso, le probabilità non giocheranno mai esattamente a suo favore.

Herb Greenberg ha scritto un testo chiamato: “How to Hire and Develop Your Next Top Performer” nel quale afferma che:

  • il 55% delle persone che fa il venditore non dovrebbe essere proprio nella vendita.
  • Il 25% delle persone che vendono sono fuori ruolo. Vendono prodotti quando dovrebbero vendere servizi o viceversa e fanno gli agenti di commercio quando dovrebbero fare i commessi o comunque i venditori da negozio.

Quindi, siamo davanti a un bel dilemma: da un lato c’è la necessità che non guarda in faccia nessuno, di acquisire competenze di vendita per avere successo.

Dall’altra la cruda realtà che non tutti hanno la “dote naturale” per essere un loquace “venditore d’assalto” con la parlantina sciolta.

Queste considerazioni, anche se non con questa chiarezza, sono comunque ciò che manda in “tilt” molte persone e le tiene lontane dalla vendita in ogni sua forma, peggiorando la loro situazione e rimandando nel tempo un successo che potrebbe non arrivare mai.

Se stai cercando di diventare un venditore, o un imprenditore o un networker in qualunque campo che richieda l’acquisire nuovi clienti, devi sottoporti a un regime di “allenamento” che ti permetta di competere con i migliori pur non avendone le “doti naturali”.

Non è necessario avere la “faccia tosta”, la “parlantina” o cose del genere. Se le hai tanto di guadagnato. Se non le hai puoi migliorare nel tempo le tue skill comunicative, ma hai altre armi a disposizione.

Ho lavorato per 4 anni per adattare al settore del network marketing un sistema di marketing e vendita professionale, che permettesse a chiunque fosse dotato della necessaria voglia di imparare e di un minimo di perseveranza di ottenere risultati da top performer.

Il tempo e la tecnologia oggi giocano a tuo favore.

Il 68% delle decisioni oggi, grazie a internet, viene preso dagli acquirenti, prima ancora di incontrare un venditore.

Questo significa che ad esempio “la parlantina” naturale è meno importante, rispetto anche solo a dieci anni fa.

  • Avere una forte idea differenziante che ti permetta di essere considerato la scelta preferita di un target specifico di persone è più importante della “parlantina”.
  • Avere un blog di network marketing o dedicato alla tua soluzione che il tuo prodotto o servizio incarna, e sviluppare competenze di scrittura per la vendita (copywriting), oggi è più importante che avere la “parlantina”.
  • La capacità di creare proposte ed offerte irresistibili che portino i clienti ad agire, a comprare o a volerne sapere di più grazie al marketing a risposta diretta è più importante della “parlantina”.
  • Avere la capacità di creare processi efficaci per delegare le parti del lavoro che non ci piacciono a 10€ all’ora mentre noi facciamo altro (come ad esempio delegare il tele-marketing) oggi è più importante della “parlantina”.
  • Avere un sistema di acquisizione clienti che ti permetta di sapere sempre cosa devi fare senza “improvvisazioni” né “pensiero laterale” (o seghe mentali) e di interrompere subito le trattative che non possono funzionare senza la tortura di cercar di vendere a chi non è qualificato, è più importante di “avere la parlantina”.

Quindi, d’ora in poi, non farti intimorire nè allontanare dal successo dalle balle di chi ti dice cose come “basta condividere” o “basta fare la lista nomi” o “basta crederci”.
E non farti neppure spaventare dal timore di non avere la parlantina.

Non basta essere leader né essere motivati.

  • Occorre formarsi.
  • Occorre sbagliare.
  • Occorre lavorare.

Anche se come in ogni campo della vita c’è chi nasce più “dotato”, e può quindi avere qualche metro di vantaggio in partenza, grazie al suo talento, essere un networker professionista è uno sport di durata, non uno sprint. E’ una maratona che dura una vita, non è come correre i 100 metri piani.

Nel 2018, fare network ha molto poco a che fare con la “parlantina”, la “faccia tosta” e l’arte di arrangiarsi, e molto a che fare con una serie di competenze che con il giusto tempo puoi sviluppare e fare tue.

Per diventare straordinario, piantala di ascoltare i mediocri.

(Da un’idea di Frank Merenda)

Se sei già un networker, o vorresti diventarlo, allora clicca qui e scopri la crudele verità che le Multinazionali del Network Marketing NON vorrebbero MAI rivelarti.

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Antonio Russo
 

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