Il reclutamento è un male necessario?

L’industria del network marketing è uno dei settori più incompresi al mondo.

È anche uno dei più redditizi.

Infatti, è così incompreso e redditizio che è stato chiamato “l’opportunità di business del 21° secolo” dalla rivista Forbes.

Un numero incalcolabile di persone ha costruito enormi imprese di successo sulla base della vendita diretta, aumentando le proprie fortune e beneficiando dell’effetto leva che deriva solo da un team di persone che lavorano fianco a fianco.

Ma ci sono anche infinite persone che sono state sfruttate, truffate e bruciate dal network marketing.

Mi sono spesso chiesto il perché di tutto questo.

Cosa è accaduto?

Un’azienda entra nel mercato promettendo sempre più o meno le stesse cose:

“Abbiamo questo prodotto innovativo, talmente eccezionale che lo vorranno tutti. Puoi consigliarlo ad amici e parenti e fare tanti soldi”.

È come un impiego, ma con il presunto vantaggio che dovrai solo consigliare il prodotto a gente che già conosci.

O almeno, così ti dicono LORO.

“Il prodotto si vende da solo”

…insistono.

“Tutti lo vogliono perchè è eccezionale”.

Può essere.

Ma c’è un problema: il prodotto è più costoso della media.

E quando proverai a consigliarlo ai tuoi amici, sfruttando la lista nomi, ti renderai conto che è più facile perdere la faccia con amici e parenti, che chiudere una vendita consigliando loro il tuo prodotto.

Quindi cosa fai?

Inizi a cercare qualcuno che lo venda per te.

“Se non riesco a venderlo io, troverò qualcuno che lo venda per me. A me non resta che fargli capire che possono guadagnare tanti soldi”.

Quindi inizi a formare una squadra.

Tanti Promoter (o “distributori indipendenti”) che ti affianchino nell’ingrato compito.

Se sei scarso, riesci a reclutarne uno o due.

Se sei bravo… dieci, venti, cinquanta persone.

Che vogliono tutti fare soldi come te.

Che vogliono tutti quel sogno.

E cosa fanno?

Vendono il sogno ad altre persone, che poi a loro volta vogliono fare soldi e provano a venderlo anche ai loro amici e familiari.

Solo che ora non hanno più né amici, né parenti.

Quindi reclutano anche loro una squadra, che li aiuti.

E così via all’infinito!

Urrà!

Il problema non è il reclutamento.

Nella mia formazione mi concentro molto sul fatto che la skill più importante per un networker sia quella di saper fare auto-promozione.

Non vendere il prodotto.

Non vendere il servizio.

Non vendere l’opportunità di guadagno.

Ma la capacità di vendere sé stessi come persona della cui opinione ci si possa fidare.

“Vendita” e “marketing” si riducono a questo: imparare a conquistare la fiducia del cliente, a tal punto da convincerlo a darti i suoi soldi.

Questo significa che il reclutamento, la sponsorizzazione, siano un male?

Assolutamente NO!

Quando sponsorizzi una persona nel tuo business, le stai offrendo un’opportunità che altrimenti non avrebbe avuto.

Gli stai offrendo una possibilità di libertà finanziaria.

Se qualcuno è così frustrato dal suo lavoro che vuole uscirne ma non sa come, e tu gli fornisci una via d’uscita, allora gli stai facendo un favore.

Lo stai aiutando a liberarsi dalle sue sfide finanziarie e lo aiuti a sentirsi di nuovo bene.

Ma se rimangono dipendenti da altri, non cresceranno mai e non diventeranno mai finanziariamente liberi.

Ecco perché sottolineo l’importanza di insegnare agli altri come fare quello che faccio io, in modo che diventino indipendenti e non debbano più dipendere dai futuri reclutamenti.

“Prenditi cura dei tuoi distributori, e i tuoi distributori si prenderanno cura di te”.

Poiché si tratta di una persona nuova nel business, i suoi risultati saranno merito anche tuo.

Grazie alla tua formazione, aumenteranno i suoi risultati, e questo porterà soldi anche a te, perchè aumenteranno anche le tue provvigioni indirette.

Quindi sì, sponsorizzare è bellissimo!

Ciò che voglio dire da sempre è solo che bisogna guardare le cose in prospettiva: le abilità di vendita sono molto più importanti delle abilità di sponsorizzazione.

Perché se padroneggi l’arte della vendita, sponsorizzare sarà molto più facile.

Viceversa, potrai diventare un mostro della sponsorizzazione, ma se non sai vendere, avrai tanta gente in struttura, e nessuno che vende, e nessuno che guadagna.

Bisogna essere in grado di mostrare agli altri come possono fare quello che fai tu.

Il reclutamento, o per meglio dire, il guadagno che puoi ottenere dal lavoro delle tue downline, è il valore aggiunto del network marketing, rispetto a qualunque altro business.

E questo non è affatto sbagliato.

Per me è sbagliato che i networker guadagnino in maniera esagerata da ciò che un Promoter del suo team acquista dalla sua azienda.

Ma è assolutamente giusto e vero valore aggiunto del settore, che guadagnino da ciò che un Promoter del suo team VENDE ai clienti finali.

Guadagnare soprattutto da ciò che il tuo team acquista: Cacca pupù.

Guadagnare soprattutto da ciò che il tuo team vende: oro.

Non c’è niente di male nel reclutamento, purché la formazione a loro destinata si concentri in prima battuta sulla vendita.

Poi, una volta che avranno imparato come vendere e fidelizzare i clienti (e lo saprai perchè il tuo distributore avrà ottenuto almeno 3-5 clienti fidelizzati che acquistano mese dopo mese), allora potrai insegnargli a reclutare.

Quindi è sbagliato reclutare appena entrati nel network?

NO.

Assolutamente no.

Anzi, per poter avere un team che funziona, la prima cosa che bisognerebbe fare è proprio reclutare i primi due/tre membri della tua “rock band”.

Ma reclutati quelli, devi poi focalizzarti sulla vendita.

Per iniziare a guadagnare.

E sulla formazione del tuo team.

Per iniziare a farli guadagnare.

Ricorda che ogni recluta che tiri dentro, deve essere formata.

Ha bisogno delle tue attenzioni.

Vuole anche lui guadagnare da questa attività.

E non può farlo da solo.

Ha bisogno di te al suo fianco.

Ecco perchè non puoi reclutare più di 2-3 persone per volta.

Quindi, assicurati che quelle due/tre persone che sceglierai all’inizio, siano persone su cui intendi davvero costruire tutta la tua attività, da lì in avanti.

Come spiego nella Guida Gratuita che trovi qui: I tuoi prossimi 90 giorni nel Network Marketing (2022)

Il percorso migliore per te diventa questo:

  • Recluti due/tre persone che faranno del tuo team, e che ti aiuteranno a costruire la tua squadra, ognuno con un suo compito specifico.
  • Impari come trovare e fidelizzare i primi clienti, per te e per gli altri del tuo team (anche questo è spiegato nella guida).
  • Appena hai tre/cinque clienti fidelizzati, recluti il tuo primo cadetto, a cui tu e Il tuo team mostrerete come costruire il suo team.
  • Gli mostrerete poi come trovare e fidelizzare i primi clienti, per lui e per gli altri del suo team.
  • Appena il tuo cadetto avrà tre/cinque clienti fidelizzati, potrete mostrargli come reclutare il suo primo cadetto.

E ricomincerà il giro, in un circolo virtuoso dove tutti sanno vendere, dove tutti sanno reclutare, e soprattutto, dove non si guadagna vampirizzando la propria downline.

Con la formazione tradizionale, invece, ti viene insegnato solo come fare auto-consumare e come reclutare, facendo fare auto-consumo.

E ciò che ottieni è di guadagnare solo dal reclutamento, e da ciò che comprano i Promoter del tuo team.

Il sistema che ne scaturisce è malato.

E’ come avere un ristorante su strada, i cui soli clienti sono i tuoi cuochi, i tuoi camerieri e i tuoi cassieri.

Pensi davvero che sia un’attività sana, destinata a durare?

Potrà durare solo se continuerai a reclutare cuochi, camerieri e cassieri, mentre quelli che vanno via, parlano male di te.

Facendo questo, non sei altro che un vampiro che sopravvive succhiando sangue al proprio team.

Peccato che ti sta sotto, la gente del tuo team, non guadagnerà mai abbastanza per costruirsi una vita.

E prima o poi mollerà, costringendo chi è sopra di lui (te compreso) a reclutare ancora e ancora, mese dopo mese, per sostituire lui e i suoi rimpiazzi.

E non vedrà l’ora di parlar male di te, con chiunque capiterà a tiro.

E’ così che crollano le attività.

Se l’unico modo per fare soldi nella tua attività è reclutare, l’unico modo per reclutare sarà quello di vendere il sogno di diventare ricchi senza lavorare o vendere un prodotto.

Il problema è che tutto questo vendere il sogno di diventare ricchi non ti aiuterà a vendere nessun prodotto.

E se nessun prodotto viene venduto, nessuno fa soldi, alla fine.

Il sogno di diventare ricchi si trasforma molto facilmente in uno schema piramidale.

E poiché uno schema piramidale è insostenibile a lungo termine, alla fine crollerà.

Non puoi basare il tuo futuro sulla speranza che i tuoi reclutati imparino a reclutare abbastanza gente da guadagnare sia per loro, che per te.

Quindi, prima impara a vendere, impara a promuoverti, e poi potrai sfruttare quanto imparato per sponsorizzare.

Avrai anche qualcosa di più concreto con cui formare il tuo team.

Quando segui questo percorso, diventa anche molto più facile sponsorizzare, perchè potrai dimostrare, numeri alla mano, che sai quello che fai.

Che non sei un chiacchierone come tutti.

La domanda a questo punto diventa: come possiamo migliorare le nostre abilità di promozione?

Che in realtà, parte da una domanda ancora più grande…

Cos’è un’abilità?

Un’abilità è qualcosa che migliora con la pratica.

L’abilità più importante nel network marketing è quella che ti consente di comunicare con le altre persone in modo che comprino da te ciò che hai da offrire loro.

Come si fa?

Come si parla alle persone in modo che comprino da te?

Come fai a “promuoverti”?

Ci sono molte tecniche per farlo: condividere informazioni, raccontare storie, fare domande, pubblicare contenuti sui Social, inviare email, fare telefonate…

Tutti questi sono metodi per affinare le tue capacità di comunicazione.

Ma c’è un’abilità fondamentale che sta alla base di tutti questi altri metodi…

Ed è la tua capacità di farti dire di sì.

impara come farti dire di sì, fai pratica su come farti dire di sì, e poi insegna al tuo team come farti dire di sì.

Tutto comincia da qui => https://bit.ly/nido-guida

 

 

Antonio Russo
 

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