Il paradosso del cliente

Il network marketing è forse l’unico settore in cui un Promoter deve chiedere scusa al suo Sponsor per essersi impegnato a trovare un nuovo cliente, invece di reclutare un nuovo distributore.

Eppure, le aziende di network marketing sono fondate da persone reali come te e me, che conoscono meglio di te e di me le sfide che occorre affrontare quando si cercano di ottenere nuove vendite.

Per qualunque grande azienda tradizionale là fuori, la soddisfazione del cliente è la massima priorità.

Le aziende di successo fanno carte false per corteggiarli, soddisfarli e fidelizzarli.

Offrono sconti, privilegi e omaggi.

Amazon, per esempio, ha costruito il suo impero offrendo un servizio clienti scandalosamente eccellente.

Nel network marketing, invece, i clienti vengono spesso trattati dalla rete vendita come l’ultima ruota del carro: come se fossero “sacrificabili” o, addirittura, non necessari.

I networker addestrati alla formazione tradizionale fanno davvero poco per conquistarli e mantenerli.

Quante volte hai già sentito dire, specialmente da chi ha già raggiunto ottimi traguardi nel tuo network, che cercare nuovi clienti è una perdita di tempo?

Quante volte hai sentito dire al guru di turno, che a lui non interessa trovare clienti, ma solo aspiranti “costruttori di business”?

Che i soldi sono tutti nel reclutamento di “costruttori di business”?

Perché succede?

Perché i clienti nel network marketing sono visti come “cittadini di serie B”?

Il motivo è semplice, creato da menti ancora più semplici, ma che condanna la tua attività a fare una misera fine.

E spesso attira l’attenzione dell’Antitrust.

Alcuni infatti pensano che i guadagni generati dalle vendite ai clienti, siano noccioline rispetto al giro di soldi che può generare un “costruttore”.

Lo dimostra il fatto che i pochi networker che hanno la fortuna di reclutare bravi costruttori nei loro team, sono quelli che più spesso vengono “esibiti” dall’azienda sui palchi davanti alle sale gremite di distributori.

Questi pezzi grossi, sono quelli che hanno avuto la “botta di culo” di imbattersi in uno o due pezzi da novanta, che portano in dote da altre aziende un’intero branco di aspiranti pezzi grossi, che pendono letteralmente dalle loro labbra.

Ho conosciuto diversi di questi “capobranco” nel corso della mia attività, e ognuno di loro non aveva più di 2-3 prime linee realmente produttive, da cui dipendeva però l’85- 95% di tutte le loro provvigioni e dei loro bonus.

La maggior parte dei networker che hanno costruito il loro successo con la formazione tradizionale, infatti, hanno una persona nella loro squadra la cui downline contribuisce per almeno la metà ai guadagni della loro attività.

E spesso, quel giocatore chiave non è stato sponsorizzato direttamente da lui.

Ben presto, grazie a quell’unico campione, si ritrovano tra le mani migliaia di networker consumatori, che vendono il sogno di diventare ricchi agli altri, mentre comprano regolarmente il prodotto in autoconsumo, per poter diventare un “prodotto del prodotto”.

Pensa se vendessero casse da morto, o concime organico per piante, che prodotto del prodotto sarebbero!

È triste da dire, ma la maggior parte di queste persone non raggiungerà mai il livello di successo che desidera e che magari merita davvero.

Il motivo?

Non hanno un metodo di lavoro che funzioni anche per loro, e che non sia basato sulla fortuna.

La stragrande maggioranza delle persone in questo settore passa il tempo a inseguire false promesse e a seguire falsi idoli.

Si fanno abbagliare dal luccichio dello specchietto di turno, e non si prendono mai il tempo di fare quanto necessario per ottenere il LORO successo.

Il sistema che ne scaturisce è malato.

Tutto comincia con una persona che cerca di reclutare, vendendo un sogno di ricchezza ad una seconda.

Questo funziona, così la prima persona recluta una squadra, con lo stesso sistema usato per la seconda, e insegna alla seconda persona a fare altrettanto.

Anche questo funziona, e presto ci sono migliaia di networker nella squadra, tutti che vendono il sogno di diventare ricchi.

Invece di vendere il prodotto.

Il sogno è così bello che tutti lo vogliono.

Ma il prodotto, che peso ha in tutto questo?

Zero.

Diventa solo una scusa per vendere il sogno.

E tutti consumano, solo perchè sperano che questo li aiuti a tirare dentro altra gente che possa autoconsumare, attratta dal sogno.

Facendo di loro non solo il “prodotto del prodotto”, ma anche il “prodotto del sogno”.

Spacciatori di Sogni.

Da Promoter di Prodotti, diventano Spacciatori di Sogni a buon mercato.

Il risultato è che chi sta in cima a tutto questo mucchio di autoconsumatori, attratti più dal sogno di ricchezza che dalla reale efficacia del prodotto, ottiene una piccola percentuale della maggior parte di tutto questo.

E siccome ogni fegatello di mosca e sostanza, non è raro che lui arrivi a guadagnare decine di migliaia di euro al mese, di provvigioni indirette.

Ecco perché il guadagno diventa così grande.

Il prodotto diventa nient’altro che una scusa per fare cassa sul sogno.

Una piccola “quota societaria” che ogni mese versa all’azienda per continuare a sognare.

Un bel risultato, se riesci a ottenerlo anche tu.

Tuttavia, tutti quelli che sono nel settore da un anno o più, conoscono il rovescio della medaglia: le probabilità di trovare un networker che riesca davvero a combinare qualcosa e resista fino all’ultimo, sono piccole quasi quanto quelle di vincere il primo premio alla lotteria.

Quanti di loro infatti riescono a trovare questi costruttori? E quanti a mantenerli?

Solo una minima percentuale.

Per anni, anch’io mi sono concentrato sulla ricerca di leader gà affermati. Di “costruttori”.

Ma chi sono i “costruttori di business”?

Sono in larga maggioranza networker cresciuti in altri network, più o meno legali (alcuni stavano in cima a schemi piramidali spariti con la cassa in pochi anni).

Li chiamo “turbo” perché portano in dote grandi volumi di prodotto già nel primo mese (da 20.000 a 250.000 euro), e così possono raggiungere immediatamente un livello di provvigioni più alto di un networker alle prime armi.

Se hai visto un nuovo entrato nella tua organizzazione diventare Rubino o Diamante, Director o President in pochi mesi, ora sai come ha fatto.

Queste acquisizioni iniziali danno al fatturato una spinta turbo.

Tipo il protossido di azoto di Fast & Furious.

Quindi, li ho cercati con determinazione anch’io negli anni, gustandomi i “bei soldoni” per un bel po’ di tempo.

Ma dovevo lavorare da 10 a 12 ore al giorno per sostenere il fatturato, perché la maggior parte dei turbo durano meno di tre mesi.

Poi “si siedono” sui risultati, e si godono le provvigioni indirette senza sforzarsi più di tanto di tenere viva la fiamma.

Si iscrivono, pagano la loro quota e spariscono in pochi mesi.

Alcuni spariscono in meno di un mese.

La maggior parte non sono mai stati davvero dei “costruttori di business”.

Sono solo Spacciatori di Sogni, come dicevo prima.

Si sono fatti ipnotizzare dalla promessa finanziaria dei numeri sul display e dal mio successo.

Hanno dimenticato lo sforzo che avevo fatto senza sosta per almeno cinque anni, e si sono concentrati sul fatto che alla fine avevo “vinto la lotteria”.

Ero inorridito nel vedere che alcune persone che avevo iscritto, si erano sedute sull’autoconsumo, anche se non usavano i prodotti o non avevano clienti, e insegnavano alle loro downline a fare altrettanto, concentrandosi solo sul reclutamento di altri “autoconsumatori” spinti dal sogno di facili ricchezze.

Il vero problema è che la gente si lascia attrarre dalla promessa di grosse somme di denaro, ma non si rende conto di ciò che gli viene chiesto loro di fare, in cambio.

Non nei primi mesi.

Finita la “lista nomi” di networker “collaudati”, ecco che arriva il momento della sveglia.

Si rendono conto troppo tardi che la vendita non gli piace, che non sanno dove andare a prendere altri contatti, e che non sanno come formare I promoter novellini.

E il loro entusiasmo iniziale si scioglie presto come neve al sole di primavera, di fronte all’indifferenza che ricevono dai loro amici, dalla famiglia e dal mercato in generale.

Così, spesso, mi ritrovavo a dover vendere io il prodotto per loro, in modo che non dovessero ottenere una “qualifica dal garage”.

Qualificati dal garage.

La qualifica da garage è quella che ottieni acquistando ingenti volumi di prodotto per il tuo autoconsumo, e che poi lasci marcire in dispensa, in garage, perchè non riesci a liberartene).

Ed è molto più comune di quanto tu possa immaginare, purtroppo.

Con il senno di poi, ho compreso che il 97% delle persone che ho ingaggiato negli anni, hanno finito per essere solo semplici clienti.

E li stavo ottenendo nel modo più difficile – attraendoli con il business, non con il prodotto.

Il numero di clienti distributori che consuma il prodotto ogni mese, è di gran lunga superiore al numero di distributori che riescono davvero a venderlo ad altri clienti “non” distributori.

I dati di diverse grandi aziende di network marketing mostrano che per ogni 100 persone che ordinano regolarmente un prodotto o un servizio per uso personale, solo due o tre riescono a generare vendite del prodotto a clienti finali.

Circa 97 sono solo consumatori, anche se iscritti come distributori.

Il numero massimo di persone che ogni networker riesce a reclutare nella sua intera carriera sai qual è?

Solo due.

Due in decenni di attività.

Quindi, per avere successo, occorre cambiare questi numeri.

Se vogliamo davvero cambiare questi numeri, ciò che devo prima di tutto condividere con te, è COME corteggiare i clienti, in prima battuta, non appena inizi a fare network marketing.

Potrai non crederci, ma è un metodo di lavoro meno stressante e più affidabile per costruire un profitto significativo senza dover cercare nuovi contatti e nuovi clienti da zero, ogni mese.

Ti mostrerò quante provvigioni puoi ottenere dai clienti fidelizzati che acquistano ogni mese.

E ti dimostrerò che è più che abbastanza per crearti una piccola assicurazione, necessaria a garantirti di poter pagare le bollette, nel caso che ti ci voglia più tempo del previsto per trovare quell’asso che ti svolti la carriera, raddoppiando i tuoi guadagni.

Qualcosa che ti aiuti a mettere i soldi in banca, per i momenti difficili…

Vuoi sapere da dove iniziare?

Intanto, puoi iniziare da questa guida gratuita, è online e non serve che ti registri con la tua mail, per leggerla:

I tuoi prossimi 90 giorni nel Network Marketing.

Antonio Russo
 

Click Here to Leave a Comment Below 0 comments