Nel network marketing è davvero solo una questione di tempo?

“CI VUOLE TEMPO”

Quando iniziai a occuparmi di Network Marketing, iniziai con il metodo tradizionale (da dilettante).

Non avevo esperienza, quindi seguii i consigli di chi lo aveva fatto prima di me.

Dopotutto cosa potevo fare, arrivare e dire: “No, non vi ascolto, faccio le cose a modo mio”?!.

Ma neanche per idea! Mi sono caricato di una buona dose di umiltà, sempre utilissima, e ho imparato un business da zero.

Dopo un po’ però i risultati non mi soddisfacevano, erano scarsi, almeno per i miei standard.

Con tutto il rispetto per i soldi, 200€ al mese, anche se erano in più, una aggiunta all’entrata proveniente dalla mia società (guadagnavo già bene), non mi rendevano assolutamente contento, anche perché mi facevo, scusa il francesismo, un “mazzo così”.

Capiamoci: non ho problemi a farmi un mazzo così, me lo sanno fatto spesso e quando inizio nuovi progetti me lo faccio sempre.

Ma quanto ti fai “il mazzo” prima o poi devono arrivare i risultati, e a me 200€ in più al mese non mi cambiavano la vita, anzi…

Ripeto, dico questo con tutto il rispetto per i soldi, perché 200€ in più per buona parte delle famiglie Italiane che fatica ad arrivare a fine mese, se aggiunti allo stipendio tradizionale, sono soldi che possono veramente fare comodo e nella tua struttura avrai sicuramente persone così, persone che vanno rispettate se il loro obiettivo è questo, e devi avere un metodo di lavoro adatto a loro.

Mai sputare sopra i soldi, è mancanza di rispetto per chi non ne ha, ma per i miei standard non ero soddisfatto.

Così iniziai a chiedermi:

  • Cosa sto sbagliando?
  • Perché la mia azienda va che è un piacere e invece la mia attività di Network Marketing non va per niente bene?

Mi rivolsi quindi alla mia Upline e mi sentii rispondere cose come:

  • “Ci vuole tempo”
  • “Ci vuole più impegno”
  • “Devi crederci di più”

Certo, ok, è un’attività imprenditoriale e accetto che ci voglia e del tempo per vedere i risultati.

Ciò che non accetto è che la frase “ci vuole tempo” sia una copertura per non sapere bene cosa suggerirti di pratico, cosa che accade spesso nel Network Marketing da dilettanti.

Io mi stavo impegnando veramente tanto, e ci credevo al 100%.

Ma allora.. dov’era l’errore?

Non lo capivo, così ci pensai per mesi, e alla fine un giorno ebbi un’illuminazione e capii finalmente cosa stavo sbagliando.

Dopo un anno di Network Marketing, un anno un cui avevo seguito i metodi tradizionali, capii di aver fatto un errore imperdonabile:

Non avevo trattato la mia attività di Network Marketing come un’azienda.

Chi ti dice che il Network Marketing è un lavoro ha solo in parte ragione, nel senso che in quel momento ti sta dicendo:

“Ehi, attenzione che non sono soldi facili! È un’attività che richiede impegno e dedizione”.

Perfetto, giustissimo.

In realtà però è necessario fare un passo in più, cioè considerare il Network Marketing non solo un lavoro, ma un’attività imprenditoriale!

E bada bene, non intendo le solite frasi motivazionali del tipo:

  • “È il tuo business!”
  • “È come avere un’azienda”
  • “Sei imprenditore di te stesso!”

Queste sono spesso frasi vuote se dopo non ti spiegano cosa fare nella pratica.

Una volta ad un meeting mi avvicinai ad uno dei leader dell’azienda con cui collaboravo. Dieci minuti prima, sul palco, aveva detto: “Siete imprenditori di voi stessi!” ricevendo sonori applausi.

Mi avvicinai e con molta umiltà gli chiesi: “Mi scusi, posso chiederle nella pratica cosa intende con “Essere imprenditori di sé stessi”?”

Lui mi guardò tutto energetico e mi disse: “Certo, vuol dire che ci devi credere con tutto te stesso, che sei padrone del tuo destino!”

“Sì, ok ma… nella pratica cosa intende?”

Lui mi guardò con fare interrogativo e mi rispose tutto serio: “Vedi, il Network Marketing viene dal cuore!”

“Mi scusi, non vorrei risultare sgarbato, sono tutte cose molto belle e giuste ma… diciamo che io da domani voglia fare Network in modo più “da imprenditore” come dice lei…. Cosa dovrei fare?”

Lui a questo punto mi guardò scocciato e mi disse “Senti, sono cose lunghe da spiegare, parlane con qualcuno più vicino a te in Upline ok?” e se ne andò.

Ecco, quando parlo di mentalità e pratiche imprenditoriali non intendo queste belle frasi prive di praticità, intendo sì ragionare ma soprattutto agire da imprenditore, agire come se avessi un’azienda.

Perché?

Perché quando sei in un attività di Network Marketing HAI un’azienda!

Hai la “Francesco, Marco, Luigi, Davide, [inserire tuo nome] Srl”

Hai in mano un’attività che ha le stesse identiche potenzialità di una grande azienda di cui sei il proprietario, ma senza i molti problemi delle aziende tradizionali!

Di conseguenza la tua attività di Network Marketing va trattata con dinamiche aziendali, cioè utilizzando concetti come:

  • Sistema
  • Metodo di Lavoro
  • Implementazione
  • Investimento
  • Conversione
  • Fidelizzazione

Non ti far spaventare dai paroloni, questi concetti sono tutti praticissimi e, messi in atto, consentono di dare al Network Marketing qualcosa di molto importante:

Aumentano a dismisura la velocità con qui raggiungi il tuo obiettivo

Questo è lo scopo di Propagalo, portare nel Network Marketing pratiche imprenditoriali che consentono di raggiungere i tuoi obiettivi nel minor tempo possibile.

“BASTA CREDERCI”

“Ma no, cosa dici? Implementazione? Conversione? Ma come parli? Basta crederci, il Network Marketing viene dal cuore, è un’attività fatta di emozioni, questo è ciò che fa la differenza!”

Ti avverto: sto per vomitare.

I casi sono due:

  • a. ho mangiato qualcosa di troppo pesante;
  • b. oppure ho appena sentito una fesseria enorme e… PERICOLOSA.

Indovina qual è delle due?

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La realtà è che la questione della motivazione ci riporta a una domanda che avrai sentito svariate volte:

Nasce prima l’uovo o la gallina?

Bella domanda, domanda che mi serve per dimostrarti come la motivazione sia certamente una cosa importante ma NON sia la cosa più importante del Network Marketing.

  • C’è chi dice che la motivazione porti ai risultati;
  • c’è invece chi dice che i risultati portino alla motivazione;
  • ma qual è la verità?

La risposta è di una semplicità veramente sconcertante, pronto?

Caso 1: Motivazione

Dai a una persona una valanga di motivazione e nessun metodo di lavoro.

Risultato: non fa nulla, se prova a inventarsi qualcosa lo fa male.

Non avendo risultati perde la motivazione, abbandona l’attività: GAME OVER.

Caso 2: Metodo di lavoro (SERIO)

Dai a una persona un metodo di lavoro SERIO.

Risultato: questa persona applica un metodo e ha risultati, di conseguenza la motivazione aumenta; applica nuovamente il metodo e ha ancora più risultati, in un circolo virtuoso che lo porta sempre più in alto.

Quindi, è nato prima l’uovo o la gallina?

Nessuno dei due, è nata prima madre natura che ha inventato un METODO, un SISTEMA per la sopravvivenza della specie!

Dopo questi due esempi può nascere una giustissima obiezione, qualcuno potrebbe dire: “Nel caso due una persona ha un metodo ma non ha motivazione, quindi non farà nulla.”

In realtà non è così perché quando una persona inizia un’attività è già motivata di per sé, certo puoi motivarla di più, ma una base è già presente.

Se tu a questa persona dai un metodo sarà il metodo stesso che dà sicurezza, fiducia e quindi motivazione.

Attenzione perché è importante:

Dai a una persona un metodo di lavoro (serio) e sarà il metodo a dargli sicurezza, fiducia e quindi motivazione.

Ti faccio una domanda: preferisci mandare in battaglia un soldato motivato o un soldato addestrato?

Ok, magari sei pacifista e non vuoi mandare in guerra nessuno, hai ragione la guerra è uno schifo, allora cambiamo metafora:

  • Preferisci mandare a pescare una persona motivata o una persona addestrata?
  • Preferisci giocare a poker motivato o addestrato?

Se hai detto “motivato” ti prego sentiamoci, mandami una email, voglio giocare a poker contro di te e toglierti anche le mutande, clicca qui e mandami una email.

Scherzo, ma so come funziona la motivazione ed infatti è di due tipi: calda e fredda.

Quella calda assomiglia ad un’esplosione. Ad esempio puoi dare questo genere di motivazione alle persone nei meeting.

È utile?

Utilissima, a patto che ci sia un metodo di lavoro (serio) che si possa poi mettere in atto subito dopo.

Senza metodo di lavoro una persona torna a casa dal meeting motivatissima, ma se non sa cosa fare nella pratica, o più spesso se quello che gli hanno detto di fare fa schifo, non avrà risultati, e l’esplosione di motivazione che aveva non lascerà altro che cenere.

Attenzione: se stai pensando “Io ho un metodo di lavoro” è molto probabile che non stiamo parlando della stessa cosa.

Io parlo di un metodo di lavoro serio, aziendale, che è diverso da quello che ti spiegano nel Network Marketing da dilettanti allo sbaraglio.

In ogni caso non preoccuparti, ci sarà un intero capitolo proprio su questo nel mio manuale “Networker Avvisato, Mezzo Salvato“.

Torniamo a parlare di motivazione, abbiamo visto quella calda, e quella fredda invece com’è?

La motivazione fredda è molto diversa: è più stabile.

È la motivazione più pacata ma allo stesso tempo più concreta, la motivazione che deriva dai risultati.

Per questo motivo è la motivazione che mi piace di più e quella a cui dovresti puntare non solo per te, ma anche per la tua Downline.

La motivazione calda ha una data di scadenza e muore senza risultati, quella fredda invece no.

Ricorda questo concetto:

“Un imprenditore, un vero imprenditore, non ha bisogno di essere costantemente motivato. Ha bisogno di risultati costanti che lo motivano costantemente.”

E nella tua squadra dovrebbero esserci persone con mentalità imprenditoriale, o sbaglio?

Ora, chiariamo un concetto, non vorrei essere frainteso…

Primo: la motivazione calda non è la cosa più importante, ma è comunque fondamentale, soprattutto per le persone che hanno poca fiducia in sé stesse, cioè la maggior parte degli esseri umani, e quindi la maggior parte dei Networker.

In secondo luogo, attenzione a non confondere la motivazione con la crescita personale. La motivazione non è la crescita personale, è una parte della crescita personale.

Personalmente ho fatto un lungo e duro percorso di crescita personale, sono un fervente sostenitore di ogni cosa che sviluppa il potenziale umano e per questo motivo ho persone in struttura che tengono delle lezioni apposite alla mia struttura.

Ma la crescita personale va fatta bene, non basta urlare due cose sul palco e raccontare due storie, bisogna farla da professionisti!

Veniamo a noi, la conclusione di questo articolo è la seguente:

“I risultati sono meglio della motivazione calda, perché portano ad un tipo di motivazione, quella fredda, che è molto più stabile e duratura”.

Di conseguenza è necessario insegnare alle persone ad avere risultati costanti non dettati dal caso e riproducibili da chiunque.

Questo è uno dei cardini di Propagalo, ma prima di addentrarci nella soluzione dobbiamo capire il problema.

Nel prossimo articolo vedremo quindi qual è il problema numero uno di chi fa Network Marketing.

Se sei già un networker, o vorresti diventarlo, allora clicca qui e scopri la crudele verità che le Multinazionali del Network Marketing NON vorrebbero MAI rivelarti.

Pensi di aver ricevuto un consiglio utile da questo articolo? Allora condividilo per dirmi “grazie”, e per aiutare anche altri a trovare questo consiglio. 

Antonio Russo
 

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