Il fascino discreto della lista nomi (e perché non dovresti mai usarla).

Il motivo per cui la stragrande maggioranza dei networker è relativamente povera, non è certo la fortuna.

È un problema attitudinale e comportamentale. Le persone preferiscono le loro comode scuse, alle verità stimolanti e impegnative. Penso che si siano auto-imposti un limite inesistente.

Pensa alla lista nomi.

Il fatto che il tuo miglior cliente provenga dal passaparola è in qualche modo un falso mito.

  • Perché le aziende di network marketing spingono sul passaparola?
  • Perché puntano tutto sulla lista nomi?

Perché secondo il pensiero comune, è più facile abbattere le barriere della diffidenza quando a venderti un prodotto è un tuo parente o amico.

Ma come spiego nei video gratuiti, non è così.

A volte succede, è vero. È ancor più vero che il cliente più semplice da convincere potrebbe venire dal passaparola. Ma non è necessariamente il miglior cliente.

Nel tuo lavoro di networker professionista e professionale, dovresti preferire non ricevere mai potenziali clienti dal passaparola dei tuoi clienti.

Questo perché, nella maggior parte dei casi, questi potenziali clienti non ti conoscono; quindi si comportano con diffidenza, e ti costringono a stare alle loro regole.

Ad esempio, ti chiedono lo sconto, su un prezzo finale che tu non puoi controllare, che ti è imposto dall’azienda.

Se un networker desidera stimolare il passaparola, va bene.

Ma il marketing e la vendita integrati devono avere un loro ruolo, anche per le aziende che ti pagano.

In realtà le aziende come Amway, Herbalife, Organo Gold, Juice Plus, Jeunesse, non hanno mai sviluppato canali per aiutare i loro distributori a vendere, e strumenti e sistemi e processi per permettere al distributore di fare davvero passaparola, che non è quello della lista nomi.

Cosa fanno invece?

Sostanzialmente caricano tutto il peso sul distributore:

“Eccomi. Guarda che prodotti fantastici. Guarda che bel testimonial ti ho preso. Abbiamo Cristiano Ronaldo. Abbiamo Francesco Facchinetti. Ti ho portato sul palo Roberto Re. Ora per favore, parla di me ai tuoi amici e familiari”.

Questo è chiedere ai tuoi distributori di essere una forza vendita, non di fare passaparola. E pochissimi sono in grado di farlo in maniera corretta, perché le aziende non li istruiscono per farlo.

È come se ti volessero convincere che devi solo andare a pesca, ti formassero per andare a pesca ogni settimana, per poi mandarti invece a caccia di leoni nella foresta, con una canna da pesca in mano!

Perché la strategia corretta è anche più complessa, quindi più difficile da duplicare.

Guarda i contatti tuoi e dei tuoi colleghi. Li avete portati al seminario, avete fatto la vostra presentazione. Ne avevate 100 seduti, e ne avete iscritti 20, 10 invece vi hanno detto “ci penso”.

  • Cosa fate con gli altri 70 che hanno detto “no”?
  • Cosa farete per portare quei 10 a dirvi sì?

Le risposte che otterrei se ve lo chiedessi, sarebbero:

“Non facciamo nulla”. O, “Li buttiamo nella nostra mailing list generica, e la prossima volta che faremo un meeting, riceveranno un altro invito”.

Quindi il 70 percento di tutto ciò che avete speso per mettere a sedere le persone in quella stanza, finisce giù nello scarico del cesso.

Ti sembra un comportamento da networker professionista?

Esistono molte ragioni per cui le persone non agiscono immediatamente.

Magari non vogliono darti una risposta finché non ci abbiano dormito una notte sopra. O magari non hanno soldi in quel preciso momento, ma li avranno di lì a breve, o fra qualche settimana. O aspettano un pagamento.

Avere un sistema che li segua prima, durante e dopo la decisione di acquisto o di iscrizione, farà tutta la differenza di questo mondo.

È un modo molto più sofisticato e divertente di fare affari. Non solo renderà migliore la vita per te, ma renderà tutto meno stressante per distributori e clienti.

Internet è uno straordinario strumento che può darti molto, ma può anche toglierti molto, spersonalizzando il business.

Poi c’è l’effetto Google.

Il networker nel suo seminario parla della “rigenerazione cellulare”, le persone tornano a casa e cercano “rigenerazione cellulare” su Google.

Mentre guardano tutte le informazioni che trovano su Google, in pratica invecchiano e muoiono prima che tu abbia mai la possibilità di fissare un appuntamento con loro. O vanno da qualche tuo concorrente.

Esiste un approccio più sofisticato: informazione, posizionamento, pubblicità, marketing e vendita anticipano sul tempo molte di queste assurdità.

Si tratta davvero di diventare l’esperto di fiducia. Esiste un processo per ottenere tutto ciò. È assolutamente indicato per i networker come lo è per gli altri professionisti.

Si tratta di sviluppare un ambiente di fiducia reciproca. Non sarà la tua azienda a fare pubblicità per te. Perché loro non sanno fare pubblicità.

Sanno solo spendere soldi nel tentativo di farlo. Non basta pubblicare un video, per avere credibilità.

E, detto tra noi, a loro non frega nulla di fare pubblicità per te. La loro pubblicità serve solo a gratificare gli investitori, e a illudere te.

Se ti hanno detto che non dovevi vendere nulla ma solo fare autoconsumo e lista nomi, ti hanno solo mostrato come diventare un cavallo di Troia per permettere all’azienda di entrare nelle tasche dei tuoi amici e parenti.

Facendoti guadagnare quel tanto che basta per illuderti di essere davvero un imprenditore.

Nel Network Marketing cosa ti dicono di fare quando ti iscrivi?

Ti dicono di fare una lista nomi.

Ora, a parte il fatto che esiste un solo metodo valido di selezionare e sfruttare correttamente la lista nomi, e nessuno lo spiega mai (a parte me, nell’audio bonus esclusivo riservato a chi ordina una copia del manuale “Networker avvisato, Mezzo Salvato“), la domanda è:

In generale, la lista nomi, è un metodo che funziona?

Al 99 per cento, per una persona comune, no. E te lo dice il tuo sponsor fin dal primo giorno.

Infatti, cosa ti dicono i tuoi sponsor?

“Riceverai un sì, dopo 99 no”.

Se ti dicono così, vuol dire che la lista nomi funziona in un solo caso su cento, e non funziona in novantanove casi su cento.

È matematico. O no?

La tua azienda di network marketing non sta facendo nulla di efficace per aiutarti davvero a vendere.

Una recente indagine in America ha confermato che il fatturato delle principali aziende di network marketing deriva per il 90-99% dall’autoconsumo e solo per l’1-10% dalla vendita diretta a clienti non distributori (le percentuali variano in base all’azienda in esame).

Questo dato conferma che le aziende di network marketing puntano sull’autoconsumo e lista nomi – sconsigliando il lavoro su internet – perché lavorare così, è molto più semplice.

Sacrificare intere liste nomi all’altare del guadagno immediato, e riempire case di prodotti inutili, è più facile che studiare per acquisire le conoscenze che dovresti avere se decidi di cominciare a lavorare seriamente; è più semplice che imparare a scrivere copy, o a fare marketing a risposta diretta.

Quando si inizia a fare marketing online, i risultati non arrivano subito, e le inserzioni a pagamento su Facebook e Google richiedono degli investimenti.

Se decidi di costruire un blog, ci vuole tempo e dedizione – perché i risultati non cadono dal cielo, quando carichi un articolo su WordPress. Ci vogliono almeno 4-5 mesi di costanza e lavoro giornaliero.

I networker invece ormai vengono presi per fessi, e trattati da fessi.

I vecchi, sono stati formati a loro volta per costruire strutture basate sull’autoconsumo, e non vedono dove sia il problema, perché si sono sempre fidati ciecamente dei loro sponsor.

Semplice distorsione della realtà, per giustificare questo abominio davanti alle loro coscienze, in buona fede (si spera). D’altronde, perché ti direbbero che il segreto del network marketing è solo “Usare, parlare, dimostrare”?

All’azienda, interessa che tu usi il loro prodotto. L’azienda vuole che tu consumi. Non gliene frega nulla che tu guadagni. Idem i leader sopra di te, nella struttura.

Tu sei solo la loro leva finanziaria. Ti usano più o meno inconsciamente per fare esperienza, struttura, numero.

Network non è fare la lista nomi. È creare una rete di collaboratori e professionisti che si aiutino a vicenda ad ottenere uno scopo, in cambio di un profitto da condividere.

Quindi, se non lo farai, resterai nell’ombra. Per sempre.

Se vuoi saperne di più, se sei già un networker, o vorresti diventarlo, allora clicca qui e scopri la crudele verità che le Multinazionali del Network Marketing NON vorrebbero MAI rivelarti.

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Antonio Russo
 

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