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Cosa puoi fare da Marketer Lyconet dopo la multa AGCM?

DISCLAIMER: Questo articolo non vuole costituire parere legale, nonostante sia basato su pareri legali, ma solo guidarti attraverso il mare di mistificazioni e bugie che si stanno accavallando per continuare ad ingannarti, in barba alle autorità.

Ricorda che chi diffonde un sistema piramidale, non smette di fregarti solo perchè è stato scoperto; quindi, non fidarti MAI di chi ti dice “tutto a posto”.

Inoltre la “Legge 17 agosto 2005, n. 173” dice chiaramente:

“Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali”

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 2 settembre 2005

ART. 5.
(Divieto delle forme di vendita piramidali e di giochi o catene)

ART. 7.
(Sanzioni)

“1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque promuove o realizza le attività o le strutture di vendita o le operazioni di cui all’articolo 5, anche promuovendo iniziative di carattere collettivo o inducendo uno o più soggetti ad aderire, associarsi o affiliarsi alle organizzazioni od operazioni di cui al medesimo articolo, è punito con l’ARRESTO da sei mesi ad un anno o con l’AMMENDA da 100.000 euro a 600.000 euro”.

Che tradotto significa: “chiunque promuove o realizza le attività o le strutture di vendita o le operazioni piramidali, è punito con l’arresto da sei mesi ad un anno o con l’ammenda da 100.000 euro a 600.000 euro”.

Io starei molto cauto a proseguire la promozione di un sistema già sanzionato per Schema Piramidale.

Anche perchè l’AGCM parla di “schema distributivo di carattere piramidale di particolare gravità“.

Il consiglio più efficace è stampare la delibera AGCM che riguarda la tua azienda (la trovi sempre in PDF sul sito AGCM), e portarla al tuo avvocato per chiedere un suo parere legale. Se vuole essere pagato, fatti scrivere nero su bianco il suo parere, che servità a tutelarti in caso di indagini e cause legali.

E in caso di ulteriori dubbi, rivolgiti all’AGCM, che è sempre disponibile a offrire chiarimenti (contatti in fondo all’articolo).

Multa AGCM a Lyoness: come comportarsi?

Per spiegarti bene le conseguenze della sanzione AGCM a Lyoness, visto il mucchio di fesserie messe in giro dai President per continuare a ingannare i consumatori… fesserie che i loro seguaci dal cervello lavato più ciechi non esitavano e non esitano ancora oggi a diffondere sui gruppi Facebook pubblici:

Ricorrerò al parere autorevole di due giornalisti che seguono le disavventure Lyoness da più tempo di me, riportando poi le fonti originali in fondo all’articolo.

Lyoness: Dopo la Norvegia, anche l’Italia proibisce le pratiche Lyconet.

L’Autorità garante della concorrenza italiana (AGCM) ha adottato una decisione (19 dicembre 2018) – come aveva fatto l’autorità norvegese sulla concorrenza – dimostrando come le pratiche commerciali di Lyoness / Lyconet risultino scorrette (illegali / irregolari) e ne proibiscono la diffusione e la continuazione. Altre indagini risultano in corso in Polonia, in questo momento.

Leggendo a pagina 35 del rapporto AGCM (vedi qui il comunicato con il PDF della decisione).

DELIBERA

a) che la pratica commerciale descritta al punto II del presente provvedimento, posta in essere dalle società Lyoness Italia S.r.l., nella qualità di professionista ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera b), del Codice del Consumo, costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 comma 1, lettere b) e c), e 22, nonché dell’articolo 23, comma 1, lettera p), del Codice del Consumo e ne vieta la diffusione o continuazione;

Poiché le pratiche infrangono il Codice del Consumo, sono da ritenersi illegali/irregolari.

E poiché queste pratiche sono proibite dall’articolo 23 dello stesso codice, l’AGCM ne vieta la diffusione e continuazione.

In primo luogo, è stata inflitta una multa di 3,2 milioni di euro, che potrebbe essere considerata una sorta di avvertimento. Significativamente più gravi sono i risultati delle indagini, che sono simili alle scoperte fatte in Norvegia.

Non c’è da meravigliarsi, dato che la struttura e le procedure di Lyoness, sono le stesse in tutti i Paesi.

Dopo la conclusione di una lunga inchiesta, l’autorità garante della concorrenza (AGCM) ha dichiarato che:

– Il sistema di promozione per il modello di acquisto “Cashback” che Lyoness Italia S.r.l. usa, non è legale, perché è uno schema piramidale, che il Codice del Consumo classifica come una pratica commerciale decisamente fuorviante (e scorretta, e illegale).

– Il sistema ruota attorno a una carta sconto (leggi “tessera“) con la quale i consumatori possono “risparmiare denaro” in determinati negozi. Ma le evidenze acquisite indicano che i soggetti che effettivamente sono riusciti a conseguire posizioni rilevanti all’interno del Sistema corrispondono allo 0,04% dei Lyconet: soltanto un numero esiguo di Lyconet, meno di 30 su 67.016 distributori operanti in Italia, ha conseguito posizioni (e provvigioni) rilevanti all’interno del Sistema, tali da rendere effettivamente profittevole l’attività svolta.

– Il sistema di promozione ha utilizzato i vantaggi del sistema Cashback solo come un pretesto e, di fatto, ha puntato sul mero reclutamento di un numero elevato di consumatori come loro rappresentanti di vendita. Dopo aver aderito, viene richiesta una tassa di iscrizione molto alta per raggiungere il primo livello di commissione, e l’inizio della loro carriera come Lyconet Premium Marketer.

Dopo questo, ogni marketer deve reclutare altri consumatori e deve effettuare ulteriori pagamenti per agevolare il proprio “avanzamento di carriera“, ha affermato un portavoce dell’AGCM.

Nell’ambito dell’indagine, è stato rilevato che il sistema Cashback ha in effetti un peso decisamente secondario all’interno del fatturato del sistema Lyoness, pari al 16%.

Il restante 84% del fatturato è ottenuto dalla vendita di “prodotti” Lyconet (leggi “anticipi“). Un po’ eccessivo, per una cosiddetta “comunità d’acquisto”.

È infatti possibile raccogliere un quantitativo rilevante di Shopping Point (il meccanismo di compensazione del piano di pagamento), solo se i consumatori o le persone da loro reclutate effettuano ulteriori pagamenti (anticipi).

Come è stato notato, diverse decine di migliaia di consumatori hanno fatto questi pagamenti per essere inclusi, e per poi restare attivi, nel sistema.

Ma solo pochissime persone sono state effettivamente in grado di raggiungere posizioni rilevanti (e ottenere un guadagno).

Viene inoltre fatto notare che “La promozione del Sistema appena descritto si svolge anche attraverso i siti www.lyoness.com/it e www.lyconet.com/it, che presentano carenze informative per quanto concerne, in particolar modo, le condizioni per entrare nel Sistema, il diritto di recesso, il processo di assegnazione delle provvigioni e i motivi per cui si debbano versare le predette somme di denaro”.

Lyoness Italia ora ha due mesi per presentare un nuovo piano marketing che deve essere approvato dall’AGCM.

Diversi presidenti di Lyconet italiani pare abbiano affermato di aver già implementato tutti i punti criticati (e sanzionati) dalla delibera e che “hanno ricevuto un ‘OK’ dall’AGCM”.

Dopo aver consultato l’AGCM, questa affermazione risulta non corretta.

L’AGCM non ha ricevuto nulla, né ha autorizzato nulla del genere.

Il Codice del Consumo vieta gli schemi piramidali in italia, quindi Lyconet è illegale e non può operare, per legge.

L’AGCM ha concesso 60 giorni di tempo a Lyoness per presentare un nuovo piano marketing per riattivare il sistema Lyconet, che per il momento è da ritenersi INATTIVO in quanto ILLEGALE. esattamente come in Norvegia.

Ciò che è legale, al momento, è solo la parte tesserine/aziende convenzionate, che non sono state oggetto d’indagine.

Al momento, gli acquisti possono ancora essere effettuati con la carta Cashback, e le PMI possono essere ancora aggiunte.

Ma tutto ciò che riguarda Premium, EST, Cloud, EC1 ed EC2 (la principale fonte di reddito) è proibito (esattamente come in Norvegia).

In sostanza, il circuito Cashback può continuare le attività, il network Lyconet no. E’ sospeso finché non saranno valutati e approvati i nuovi contratti e il nuovo sistema.

Quindi, i nuovi contratti (di cui abbiamo parlato qui) non è affatto certo che siano legali, né approvati. E visto che Lyconet è illegale, non può nemmeno provare a “venderli”.

Usarli significa rischiare di incorrer in una nuova delibera AGCM, visto che l’AGCM ha già detto che delle attività di promozione Lyconet va sospesa la diffusione e la continuazione. Fno a prossima comunicazione.

La vuoi più chiara? Che tu paghi o fai pagare 2400 euro, o che tu paghi o fai pagare 1000+1000 euro, GLI ANTICIPI sono vietati.

Lyoness ha reagito con una lettera il cui schema è noto da tempo, visto che ricalca la comunicazione già letta altrove. Ovviamente le pratiche commerciali sanzionate di Lyconet non sono menzionate (qui riportiamo il testo completo).

Faccio notare che nel comunicato ufficiale, l’azienda dice:

“Rileviamo come dopo l’avvio dell’istruttoria dell’AGCM nel settembre 2018, abbiamo adottato le misure appropriate e abbiamo quindi risposto immediatamente alle obiezioni dell’Authority.

Pertanto, siamo ancora più stupiti dalla recente decisione, che non è in alcun modo plausibile per noi, anche in considerazione delle modifiche già apportate al sistema”.

Ciò significa, in soldoni, che è la stessa azienda ad ammettere come all’AGCM non siano stati sufficienti i cambiamenti già effettuati. Quindi, il nuovo pack non solo non sarebbe legale, ma è la stessa azienda a dire che all’AGCM non basta per farla proseguire nelle attività.

Quindi, non fidarti di chi dice “tutto ok, lavorate come prima”.

Imbarazzante leggere anche nelle dichiarazioni ufficiali, una frase come “Siamo fiduciosi del fatto che porteremo questo caso ad un esito positivo come avvenuto in Austria”.

In Austria non c’è stato alcun esito positivo.

I contratti sono stati dichiarati nulli in quanto illegali, nuovi contratti (se mai sono stati presentati), non sono mai stati approvati in forma ufficiale, e ad oggi sono centinaia le cause perse nella sola Austria in sede civile da Lyoness sui rimborsi a seguito di recesso (qui l’elenco delle sentenze contro Lyoness/Lyconet/myWorld in Austria).

Ricorda che è la stessa gente che ti diceva “l’AGCM ci ha fatto i complimenti!”.

Ancora oggi l’azienda, nonostante l’AGCM abbia sottolineato l’illegalità nella gestione del diritto di recesso, continua a negare il diritto a molti richiedenti (qui abbiamo approfondito l’argomento: https://www.gazzettadiretta.com/diritto-recesso-rimborso-lyoness/)

Da notare come dal procedimento risulti che:

“In sede ispettiva, lo stesso professionista ha confermato che “la configurazione ottimale”, quella che consente di accedere velocemente al primo gradino della “carriera” superando la barriera da semplice consumatore tesserato, contempla il versamento di una somma di euro 2.400,00 per l’acquisto di Discount Voucher (qualificati dal Sistema come buoni sconto), e che lo sviluppo dell’attività di cashback o un esborso più modesto renderebbe sostanzialmente impossibile la profittevole progressione di qualifica all’interno del Lyconet Career Program e del Lyconet Balance Program”.

Salvo poi rimangiarsi tutto, come emerge dalle “argomentazioni difensive del professionista”:

“Il professionista ha affermato che, a rettifica di quanto dichiarato in sede ispettiva, il loro acquisto non costituisce una condizione necessaria per raggiungere il primo livello di “carriera”, in quanto ciò potrebbe essere realizzato anche solo generando un certo volume di SP personalmente e/o con la propria Shopping Community (o downline)”.

A conferma di come la trasparenza non sia una peculiarità dell’azienda, né del sistema.

Cosa puoi fare e cosa non puoi fare, da Marketer Lyconet?

AGCM ha posto il “cessa e desisti” su tutto il sistema Lyconet.

E’ l’intero sistema ad essere illegale, non una o più parti di esso, poiché basato su uno schema piramidale. La tessera, al momento, per l’AGCM, risulta solo un pretesto per tirare dentro “vittime”.

I nuovi contratti sono carta straccia, perchè non approvati dall’AGCM.

I siti di Lyoness dedicati a Lyconet come attività di network marketing sono tutti ILLEGALI, per la legge Italiana, come da analisi dell’AgCom (diversa dall’AGCM)

Lyconet potrà tornare ad operare solo se entro 60 giorni, proporrà un nuovo piano marketing, che AGCM dovrà approvare preventivamente, e proporrà tutte le modifiche necessarie.

Chi vi dice il contrario è un cialtrone e, di fatto, sta commettendo un illecito.

E l’AGCM ha già detto che se dovesse riscontrare violazioni in questo periodo, provvederà a irrogare ulteriori sanzioni.

In sostanza, Lyoness è stata sanzionata per le seguenti problematiche:

  • Pubblicità ingannevole relativa ai potenziali guadagni.
  • Pubblicità ingannevole relativa al’impegno richiesto per ottenere questi guadagni.
  • Pubblicità ingannevole relativa all’effettiva possibilità di ottenere questi guadagni.
  • Omissione di informazioni rilevanti
  • Gestione scorretta dei reclami/rimborsi
  • Sussistenza di uno schema piramidale

Ovvero, tutte le accuse sono state confermate. Da questo deriva che ai Marketer Lyconet è vietato:

  • Reclutare marketer a pagamento.
  • Vendere Premium
  • Vendere Voucher
  • Vendere Cloud
  • Vendere eCredit
  • Tenere eventi pubblici relativi all’acquisto dei prodotti Lyconet menzionati nei punti precedenti.
  • Fare marketing online o offline in merito ai prodotti Lyconet menzionati nei punti precedenti.

In sintesi, cosa può fare OGGI un marketer Lyconet, fino a nuova delibera AGCM?

  • Usare le tesserine nelle aziende già convenzionate.
  • Tesserare a titolo gratuito nuovi clienti.
  • Associare a titolo gratuito nuovi Marketer.
  • Convenzionare aziende.
  • Organizzare eventi destinati alle finalità dei 4 punti precedenti.
  • NO ANTICIPI. No versamento di denaro per l’attività di Marketer!

STOP.

I contratti sono tutti ILLEGALI, in Italia. Esattamente come in Svizzera, Austria, Polonia e Norvegia.

Ovviamente, i Lyconet che promuovono il sistema illegalmente, President compresi, se ne fregheranno e continueranno a fare attività come se nulla fosse, come successo in Austria, Svizzera e Norvegia.

La risposta ufficiale AGCM ai nostri dubbi.

Per sicurezza, un nostro lettore ha richiesto in forma scritta un chiarimento all’AGCM, che ci ha aiutato anche a rettificare cosa è possibile fare all’interno del circuito Cashback, visto che nella delibera non era chiaro.

E’ stato chiesto di avere chiarimenti su:

  1. Utilizzo della tessera nelle attività convenzionate
  2. Tesseramento nuovi clienti
  3. Trasformazione da cliente a distributore Lyconet (a titolo gratuito)
  4. Organizzazione di eventi destinati alle finalità dei 4 punti precedenti.

Ha risposto il direttore delle Relazioni Esterne Antitrust, Roberto Sommella, dicendo che i punti 1 e 2 non sono stati oggetto del provvedimento, mentre per i punti 3 e 4, si tratta di “scelte dell’azienda”.

In conclusione.

Quanto rilevato dall’autorità italiana coincide con quanto rilevato dalle autorità Norvegesi sul funzionamento del sistema, e sulle carenze già rilevate in Austria e Svizzera a proposito dei contratti.

Nonostante questo, come abbiamo già avuto modo di notare qui, nulla è cambiato anche nei nuovi contratti.

Il fatto stesso che l’azienda e i President continuino a operare e vendere nonostante l’illegalità, dovrebbe far capire chi avesse ragione e chi no. D’altronde parliamo di una sentenza e di una multa da parte di un’autorità di controllo nazionale.

Il fatto che Lyoness abbia rilasciato nuovi contratti in merito a nuovi voucher, non si traduce automaticamente nella possibilità di tornare a fare attività come se nulla fosse.

Per ogni dubbio ulteriore, consiglio di IGNORARE ciò che vi dicono i President, e attendere sempre e solo notizie ufficiali che vi siano recapitate su comunicazioni ufficiali, quindi con intestazione LYONESS ITALIA, sia via mail che via cartacea.

Piuttosto, chiedi all’AGCM direttamente, utilizzando i contatti ufficiali:Ignora ogni comunicazione che non potresti presentare come prova della tua innocenza, nell’eventualità di causa legale nei tuoi confronti per aver violato una delibera AGCM.

Occhio che, nel tuo caso di incaricato alla vendita INDIPENDENTE, si rischia il penale, per schema piramidale. tu sei il solo responsabile, visto che la delibera AGCM ha già stabilito l’illegalità del sistema.

Vuoi continuare a fidarti di chi fino ad ora ti ha tenuto all’oscuro della realtà, o preferisci iniziare ad informarti in prima persona, per pararti il sedere da eventuali conseguenze legali che potrebbero mettere a rischio non solo la tua attività, ma anche il tuo denaro e le tue proprietà, senza parlare del rischio di finire in galera per schema piramidale?

Come sempre, siamo disponibili ad un confronto con le società citate, se e quando vorranno mai degnarci di risposte ufficiali.

Cosa che dubitiamo avverrà mai, visto che fino ad ora abbiamo ricevuto solo informali minacce di adire le vie legali nei nostri riguardi, solo per aver diffuso notizie ufficiali e riscontrabili da sentenze e delibere di autorità nazionali.

Segnaliamo che, nonostante l’azienda risulti sanzionata dall’AGCM per la scorretta gestione del diritto di recesso, e dei conseguenti rimborsi delle quote versate, ancora oggi i dimissionari siano costretti a ricorrer agli avvocati per ottenere quanto gli spetta di diritto.

Inoltre, nonostante l’Easy Shop sia esplicitamente vietato e sanzionato, ci stupisce (o forse no?) leggere come l’azienda inviti senza troppo pudore, via mail, i suoi tesserati ad attivarlo, anche dopo la sentenza, come si evince dall’immagine seguente, in barba alla delibera dell’AGCM stessa.

Come detto, questo articolo non costituisce e non sostituisce un parere legale. Sono solo le evidenze che emergono dalla delibera AGCM e dai comportamenti del’azienda, come evidenziati nella delibera stessa.

Non fidatevi né delle mie parole, né di quelle dei President. Prendetevi il tempo di chiarire con un legale e con l’AGCM stessa, prima di decidere cosa fare del vostro futuro.

Qui i contatti AGCM:

Ringraziamo, fra gli altri, le fonti: Ben EckerBehindMLM

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Antonio Russo
 

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